È stata definita una “scrittura mortale“, l’ispirazione per lo Stato islamico e “la principale fonte del terrorismo globale“. Ma cos’è esattamente il wahhabismo e perché è così controverso?
Un ritorno a una forma “più pura” di Islam
Il wahhabismo è un movimento conservatore all’interno del ramo sunnita dell’Islam. Prende il nome dal suo fondatore, il teologo Mohamed ibn Abdul Wahhab, nato nel XVIII secolo in quella che oggi è l’Arabia Saudita.
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Wahhab ha auspicato un ritorno a una forma di Islam “più pura”, concentrandosi sulle sue origini e sull’assoluta sovranità di Dio. Ciò significa vietare il culto dei santi e vietare il tabacco, l’alcol e la rasatura. Le loro moschee sono semplici e la partecipazione alla preghiera pubblica è rigorosamente applicata.
Dove viene praticato il Wahhabismo?
Il wahhabismo è ampiamente praticato in Arabia Saudita, ma da allora si è diffuso. Il termine Wahhabismo è spesso visto come dispregiativo: i seguaci lo chiamavano per la prima volta dai loro avversari. Molti quindi preferiscono chiamarsi salafiti, in riferimento ai salaf – la prima, la seconda e la terza generazione di persone vissute al tempo del profeta Maometto. Altri si definiscono semplicemente musulmani, anche se, come dice The Independent, questo implica che “i musulmani che non condividono la loro particolare interpretazione dell’Islamsono nonaffatto dei veri musulmani“. Nel 2015, i musulmani in Gran Bretagna hanno stimato che l’ 8,6% delle moschee britanniche fosse salafita.
Come ha preso piede?
Il wahhabismo ha assicurato la sua sopravvivenza moderna in gran parte ottenendo il sostegno della famiglia reale saudita. Il movimento ha un’alleanza di lunga data con la famiglia che risale al 1744 e ha contribuito a fondare il primo Stato saudita, la BBC riporta.
Il wahhabismo trovò nuova vita nel XX secolo quando Abdulaziz ibn Saud (che regnò dal 1932 al ’53) se ne impadronì come un modo per unire le tribù ribelli. Nel 1979 la famiglia ha visto il suo uso tattico come parte di una campagna antisovietica in Afghanistan e ha incoraggiato i giovani musulmani a recarsi lì per combattere una jihad contro i russi. I sauditi hanno iniziato a spendere molto in moschee, propaganda e insegnamento per diffondere il credo.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti stima che negli ultimi 40 anni Riyadh abbia investito più di 10 miliardi di dollari in fondazioni di beneficenza come parte di un programma per sostituire le pratiche sunnite tradizionali con un marchio più estremista.
Allora, qual’è il problema?
Il wahhabismo è diventato noto come una forma di Islam intollerante e aggressiva, sia dai musulmani che dagli estranei. Chiamandolo salafismo, alcuni musulmani affermano che i seguaci si sono appropriati e hanno interpretato male ciò che percepiscono come “puro” Islam.