Riflessioni sul Surah al-Fatiha – Parte 2

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In questo articolo impareremo a memoria, verso per verso, i primi quattro versi del Surah al-Fatiha.

INDICE

1. Obiettivi
2. Parole Chiave
3. Inizio con il Nome di Allah…
4. Che Allah sia lodato, il Signore di Tutto il Mondo
5. Il Più Gentile, Il Fornitore di grazie
6. Il Maestro nel Giorno del Giudizio

Obiettivi

  • Imparare a memoria, verso per verso, i primi quattro versi del Surah al-Fatiha.

Parole chiave

  • Surah: capitolo del Corano.
  • Hadith (plurale, ahadith): è un pezzo di informazione, una parte di una storia. Nell’Islam, è una narrazione delle parole e delle azioni del Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) e dei suoi compagni
  • Hadith Qudsi: il messaggio di Allah all’umanità trasmesso attraverso le parole del Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui), solitamente tratta di temi spirituali e di etica.

Inizio con il Nome di Allah, il Più Grandioso, Il Fornitore di grazie

Il surah inizia con un’invocazione al Nome proprio di Allah, proprio come è stato rivelato da Allah stesso al Suo Profeta (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui):

“Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato,”

[Corano: Capitolo 96, Verso 1]

Coincide con il punto di vista islamico:

“Egli è il Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente.”

[Corano: Capitolo 57, Verso 3]

I tre Nomi di Allah appaiono in questa invocazione:

  • Allah
  • al-Rahman (Il Più Grande)
  • al-Raheem (Il Fornitore di grazie)

‘Allah’ viene considerato il nome personale di Allah, non può essere condiviso con nessun altro, infatti nessuno può avere il nome di Allah. Non esiste il plurale di Allah in arabo e non possiamo dare il nome di Allah ai nostri figli.

Allah ha tre significati:

Il primo significato, implicito nel nome di Allah, afferma che i cuori aspirano al divino e desiderano conoscere, incontrare e vedere Allah. I cuori trovano conforto nel ricordarLo. Allah è l’unico oggetto di adorazione e devozione. 

uomo che prega

I cuori degli uomini continueranno a rivolgersi ad Allah fin quando le parole del Profeta di Allah (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) verranno ripetute:

“Ti chiedo il privilegio di guardare al Tuo nobile Viso solo per il desiderio di incontrarTi…”

Il secondo significato della parola ‘Allah’ afferma la Sua intrinseca imperscrutabilità. Le menti non possono conoscerLo a fondo perché il Signore è mistero, fatta eccezione per tutto ciò che Lui stesso decide di rivelare a noi attraverso le scritture, il Corano, o attraverso il Suo Profeta (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui).

“Egli conosce quello che li precede e quello che li segue, mentre la loro scienza non può comprenderLo.”


[Corano: Capitolo 20, Verso 110]

Il terzo significato di Allah include “Il Dio”, la deità che ha diritto esclusivo ad essere adorato. Per questo motivo, è citato nella testimonianza di fede, La ‘ilaha ‘ill-Allah. Ci sono diverse cose considerate divine, ma sono tutte false divinità:

“È così, poiché Allah è la Verità, mentre ciò che invocano all’infuori di Lui è certamente menzogna. In verità Allah è l’Altissimo, il Grande.”

[Corano: Capitolo 22, Verso 62]

I due epiteti, al-Rahman e al-Raheem, sono parte della Bismillah e derivano dal vocabolo rahma, che significa ‘misericordia’, ‘compassione’, ‘amorevole sensibilità’ e, più genericamente, ‘grazia’.

Ma qual è la sfumatura esatta che permette di distinguere i due termini? Forse la migliore spiegazione possibile sta nel fatto che il termine Rahman definisce la qualità di abbondante grazia, insita e inseparabile al concetto di Allah stesso. D’altra parte invece, Raheem rappresenta gli aspetti delle Sue azioni.

Entrambi i Nomi aiutano a definire la relazione divina con il creato…una relazione basata su compassione, misericordia, e amorevole sensibilità. Tutto ciò è racchiuso in un bellissimo hadith qudsi in cui Allah dice:

“Infatti, la Mia misericordia sorpassa le Mie punizioni.”

[Saheeh Al-Bukhari, Saheeh Muslim]

In un altro hadith, il Messaggero di Allah (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui), afferma:

“La misericordia di Allah ha centinaia di forme, una forma soltanto è stata mandata da Lui sulla terra e condivisa con gli esseri umani, i jinn e le specie animali. Con questa misericordia condivisa, gli uomini sono capaci di mostrare affetto e misericordia l’uno con l’altro. 

Con questa misericordia, anche una bestia selvaggia riesce a mostrare affetto. Allah ha conservato le altre 99 forme di misericordia per i Suoi servitori nel Giorno della Resurrezione.”

[Saheeh Muslim]

E’ per questo che una persona non dovrebbe mai essere alla ricerca disperata della misericordia di Allah, non importa quanto grande siano i suoi peccati. Allah, L’Esaltato, dice:

“Di’: “O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso.”

[Corano: Capitolo 39, Verso 53]

In conclusione, al-Rahman è un Nome esclusivo di Allah. A nessun altro può essere concesso questo Nome o nessuno può venire descritto dalle stesse caratteristiche, non come Raheem.

Che Allah sia lodato, il Signore di Tutto il Mondo

Al-Hamd, tradotto come ‘lode’, è più precisamente definito sia come lode che come gratitudine. “Tutta la lode e la graditudine sia per Allah”.

La domanda è: per cosa? Proprio come Allah viene lodato per la Sua perfezione, maestosità, compassione, amore, grandezza e bellezza, viene anche ringraziato per tutte le benedizioni fisiche e spirituali.

Il cuore di un credente sobbalza ogni volta che viene pronunciato il Suo Nome, visto che il nostro cuore deve la propria esistenza al Signore. In ogni momento, per ogni respiro e ogni battito, le benedizioni di Allah si moltiplicano.

L’intera creazione è sommersa dalle benedizioni divine, specialmente gli esseri umani. Tutte le lodi sono per Allah, dall’inizio alla fine:

“ Egli è Allah, non c’è dio all’infuori di Lui. Sia lodato in questo mondo e nell’altro. A Lui [appartiene] il giudizio e a Lui sarete ricondotti.”

[Corano: Capitolo 28, Verso 70]

In questi versi ci viene introdotto anche un altro nome di Allah: al-Rabb (il Signore, il Sostenitore). L’espressione arabica al-Rabb include una vasta gamma di significati che non sono semplici da spiegare, nella nostra lingua, con un unico termine.

Significa possedere tutto e, di conseguenza, avere autorità su tutto; significa anche allevare, sostenere e promuovere tutto, dal suo inizio alla sua fine.

Viene usato per descrivere Allah visto che è il sostenitore e il creatore di tutto il creato e, quindi, fonte ultima di tutte le autorità.

Allah è il Signore dei mondi. Per capirci: Allah è il Signore di tutte le cose oltre a Lui e sostiene l’esistenza di tutte le cose.

Il Più Gentile, Il Fornitore di grazie

Allah ripete i Suoi Nomi di misericordia: al-Rahman e al-Raheem. Da utilizzare nel caso in cui le persone si sentano intimidite dalla descrizione “Signore dei mondi”.

Ci viene ricordato che Lui non è come i re che abbiamo sulla terra. Allah non è un tiranno che troneggia su tutti i Suoi servi, ma ci protegge in tutta la sua cortese misericordia. 

Quando eravamo nel grembo di nostra madre, al-Rahman si è preso cura di noi. Quando abbiamo bisogno di cibo o bevande, oppure quando abbiamo bisogno di Lui e pronunciamo il Suo Nome, al-Raheem sarà lì per rispondere a noi.

Il Maestro nel Giorno del Giudizio

Dopo aver spiegato ai Suoi servitori il motivo per cui dovesse essere lodato, Lui li ha anche incoraggiati e sostenuti, Lui si è preso cura dei propri bisogni, Lui ha annunciato di essere al-Malik, il Maestro e il Re.

Lui è potente e ha l’abilità di portare avanti i Propri bisogni nel proprio regno. Noi siamo il Suo creato. Non possediamo nulla, invece Lui ci possiede. Lui sposta la nostra attenzione sul Giorno in cui dovrà presidiare il Giudizio e tutti dovremmo stare umilmente in piedi di fronte a Lui. Lui giudicherà con giustizia, quindi non dimenticare che tutte le tue azioni arriveranno a Lui. 

Non pensare che tutto terminerà con la morte. Ricordati che verrai giudicato sulla base della tua condotta sulla terra dall’unico Re e nessun altro condividerà questo giudizio.

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