Islam – quando la religione incontra la scienza.

Quando-La-Religione-Incontra-La-Scienza
Quando-La-Religione-Incontra-La-Scienza

Sin dalla notte dei tempi, l’uomo ha provato a capire la natura e a rispettarne i suoi equilibri, ma  tutte le domande sul significato della vita hanno trovato risposta solo grazie alla religione.

La maggior parte delle religioni sono basate su libri che giustificano la loro esistenza su episodi “divini”, senza dare una giustificazione razionale, l’Islam invece si distingue dalle altre perché fornisce spiegazioni e prove razionali.

Il Corano è la parola di Allah e sono diversi i segnali che lo dimostrano:

  • Al suo interno vengono raccontati momenti storici e fatti scientifici che a quei tempi non venivano capiti, ma che, ad oggi, sono stati dimostrati
  • Il Corano ha uno stile linguistico unico che non può essere replicato, per questo si dice “Inimitabilità del Corano
  • Ci sono profezie, fatte dal Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) e presenti all’interno del Corano, veramente accadute negli anni successivi alla scrittura del Testo Sacro

Voglio mostrarti ora tutti i fatti scientifici riportati dal Corano e di cui abbiamo trovato una spiegazione soltanto centinaia di secoli dopo, grazie alla scienza contemporanea.

Tieni a mente però che il Corano non è un libro di scienza ma un libro dei “segni” e questi sono la prova dell’esistenza di Allah, servono ad affermare la Sua rivelazione.

Sappiamo già che la scienza, a volte, commette degli errori e, ciò che veniva considerato vero centinaia di anni fa, è stato oggi rinnegato e sostituito con una “nuova verità”.

In questo articolo però parleremo soltanto di fatti scientificamente provati e non di teorie o ipotesi.

INDICE

  1. Fatti scientificamente provati nel Corano
  2. Conclusione

Fatti scientificamente provati nel Corano

libro con sopra una lente d'ingrandimento e una penna

Il Corano è stato rivelato al Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) nel settimo secolo.

All’epoca la scienza era primitiva, infatti non c’erano telescopi, microscopi o qualsiasi altro strumento vagamente comparabile ai mezzi che sono a nostra disposizione oggigiorno, le persone credevano che il sole orbitasse intorno alla terra e che il cielo fosse sorretto da dei grandi pilastri agli angoli della terra.

Questo è il periodo in cui il Corano è stato rivelato a noi e, nonostante ciò, contiene prove scientifiche su svariati argomenti come biologia, geologia e anche sociologia.

Alcuni credono che il Corano sia stato modificato con l’arrivo delle nuove scoperte scientifiche, ma non è così perché una delle prime copie del Testo Sacro conservato nella sua lingua originale come documento storico.

Il Corano è stato, prima di tutto, tramandato oralmente e imparato a memoria dalle persone, poi è stato trascritto durante l’epoca del Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui).

Una delle prime copie del Corano, scritta pochi anni dopo la morte del Profeta (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui), è conservata in un museo nell’Uzbekistan; questa copia ha più di 1400 anni ed è identica alla versione tradotta del Corano che utilizziamo oggi.

Ecco le 9 prove scientifiche all’interno del Corano:

1. L’origine della vita

uomo che guarda l'universo

L’acqua è il componente primario. Senza di essa, non ci sarebbe vita e il Corano afferma:

“Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano una massa compatta? Poi li separammo e traemmo dall’acqua ogni essere vivente. Ancora non credono?”

[Corano: Capitolo 21, Verso 30]

In questo verso, si descrive la creazione della vita.

Tutti gli esseri viventi sono fatti di cellule e, soltanto oggi, sappiamo che queste cellule sono principalmente composte di acqua. Ad esempio, l’80% del citoplasma (materia prima delle cellule) di un animale è composto di acqua, proprio come riportano i libri di biologia.

La scoperta che gli esseri viventi sono per la maggior parte composti di acqua, risale all’invenzione del microscopio e, nel bel mezzo del deserto arabico, nessuno avrebbe mai indovinato che tutto potesse derivare dall’acqua.

2. Il ferro

pezzi di ferro arrugginiti

Il ferro non è una materia prima proveniente dalla terra, è un materiale venuto dallo spazio…sembrerebbe assurdo, ma è la verità. Molti ricercatori hanno confermato che, milioni di anni fa, la terra è stata colpita da una pioggia di meteoriti, composti da ferro proveniente da stelle esplose nello spazio.

Il Corano racconta:

“Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l’equità.

Facemmo scendere il ferro*, strumento terribile e utile per gli uomini, affinché Allah riconosca chi sostiene Lui e i Suoi messaggeri in ciò che è invisibile.
Allah è forte, eccelso.”

[Corano: Capitolo 57, Verso 25]

Allah usa la parola “scendere il ferro”. Da questo verso, è chiaro che il ferro non è un materiale terrestre ma è stato piuttosto mandato sulla terra per il bene dell’umanità.

Il fatto che il ferro sia stato mandato sulla terra dallo spazio è sicuramente un concetto troppo complesso per la scienza primitiva del settimo secolo.

3. La protezione del cielo

nuvole e cielo

Il cielo ha un ruolo fondamentale, ovvero quello di proteggere la terra, gioca infatti da scudo contro i raggi letali del sole. Se il cielo non fosse esistito, le radiazioni solari avrebbero ucciso noi, e tutti gli esseri viventi, diversi secoli fa.

In più, fa da riparo contro il freddo glaciale dello spazio, perché la temperatura appena sopra il cielo è di -270°C. Se questa temperatura raggiungesse il suolo terrestre, il pianeta congelerebbe all’istante.

Al contrario, il cielo sostiene la vita sulla terra mantenendo una temperatura stabile, riscaldando il suolo (con l’effetto serra) e riducendo gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte. Queste sono solo alcune delle funzioni fondamentali svolte dal cielo.

Il Corano racconta:

“E del cielo abbiamo fatto una volta sicura. Eppure essi si distolgono dai segni.”

[Corano: Capitolo 21, Verso 32]

Il Corano descrive la protezione del cielo come un segno della presenza di Allah. Le sue molteplici proprietà verranno in realtà scoperte soltanto nel 20esimo secolo.

4. Le montagne

montagne

Il Corano rivolge la propria attenzione su una caratteristica veramente importante delle montagne:

“Non facemmo della terra una culla, delle montagne pioli?”

[Corano: Capitolo 78, Versi 6-7]

Il Corano dice che le montagne hanno radici profondissime e la parola “pioli” ne è una descrizione azzeccata. Un libro intitolato “Terra”, scritto dal geofisico Frank Presso, spiega come le montagne siano come pioli, sepolti a migliaia di metri sotto la superficie terrestre.

Il Monte Everest ha delle radici profonde più di 125 chilometri e si eleva al di sopra della terra per “soltanto” 9 chilometri.

Il fatto che le montagne abbiano “pioli” profondissimi non era risaputo all’epoca ed è stato scoperto soltanto con la teoria della tettonica a placche, all’inizio del 20esimo secolo.

5. L’espansione dell’Universo

foto dell'universo e di una galassia

Ai tempi in cui l’Astronomia era ancora una scienza primitiva, il Corano parlava dell’espansione dell’Universo:

“Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e [costantemente] lo estendiamo nell’immensità;”

[Corano: Capitolo 51, Verso 47]

Il concetto di Universo in espansione è stato dimostrato nel corso del secolo scorso, grazie al fisico Stephen Hawking e al suo libro “Breve storia del tempo”: “La scoperta che l’universo è in espansione è stata una delle più grandi rivoluzioni intellettuali del 20esimo secolo.”

Il Corano racconta dell’espansione dell’universo addirittura prima dell’invenzione del telescopio!

6. L’orbita del sole

marchingegno astronomico

Nel 1512, Nicola Copernico ha formulato la sua teoria eliocentrica dove il sole è stato posto al centro del sistema solare e i pianeti sono in rivoluzione intorno ad esso.

Il concetto di sole stazionario è diventato conoscenza comune tra gli astronomi soltanto nel 20esimo secolo. Ad oggi, è ormai ben noto che il sole non è immobile ma si muove piuttosto seguendo un’orbita intorno alla Via Lattea. 

Il Corano intanto racconta:

“Egli è Colui Che ha creato la notte e il giorno, il sole e la luna:
ciascuno naviga nella sua orbita.”

[Corano: Capitolo 21, Verso 33]

Molti astronomi dello scorso secolo avrebbero facilmente concluso che il Corano aveva torto, ma oggi sappiamo che la descrizione del Corano sul moto del sole è in accordo con le odierne nozioni di astronomia.

7. L’Oceano

oceano

Il Corano trasmette i suoi messaggi più significativi in maniera criptica; in questo verso, ad esempio, descrive i miscredenti come:

“Oppure [le loro opere sono paragonabili] a tenebre di un mare profondo, le onde lo coprono, [onde] al di sopra delle quali si ergono [altre] onde, sulle quali vi sono le nuvole.

[Ammassi di] tenebre le une sulle altre, dove l’uomo che stende la mano quasi non può vederla.
Per colui cui Allah non ha dato la luce, non c’è alcuna luce.”

[Corano: Capitolo 24, Verso 40]

In molti credono che le onde siano un fenomeno che avviene soltanto alla superficie degli oceani, ma gli oceanografi hanno recentemente scoperto che esistono delle onde interne, al di sotto della superficie stessa. Queste onde sono invisibili agli occhi umani e possono essere rilevate soltanto con apparecchiature apposite.

Il Corano parla di un luogo nelle profondità degli oceani dove ci sono onde e nuvole al di sopra. Questa descrizione in realtà va oltre al concetto di onde al di sotto della superficie degli oceani, ma scava anche più a fondo, parlando di luoghi oscuri come “ammassi di tenebre”.

L’uomo può raggiungere soltanto i 70 metri di profondità senza equipaggiamento e la luce solare riesce ancora a raggiungere quelle distanze, ma se arriviamo a 1000 metri sotto il livello del mare, allora è lì che troviamo le tenebre.

1400 anni fa sarebbe stato impossibile saperlo, visto che non esistevano sottomarini o equipaggiamenti appositi.

8. L’immobilità e il movimento

ballerina che danza

All’epoca del Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) viveva un tiranno di nome Abu Jahl e Allah ha lasciato lui delle parole di ammonimento all’interno del Corano:

“Stia in guardia: se non smette, Noi lo afferreremo per il ciuffo, il ciuffo mendace peccaminoso.”

[Corano: Capitolo 96, Versi 15-16]

Allah non solo lo definisce un bugiardo, ma si riferisce alla sua fronte (intesa come parte frontale del cervello) usando termini come “bugiardo” e “peccatore”, in più, Allah gli chiede di smettere con i suoi scempi.

Questo verso ha un significato particolare, per due buone ragioni:

La prima ragione sta nel riconoscere che, la parte frontale del cervello, è effettivamente responsabile delle azioni volontarie e viene chiamato lobo frontale.

In un libro intitolato “Principi di anatomia e fisiologia”, dove si studiano le funzioni delle varie aree cerebrali, si dice: la motivazione, la pianificazione dei movimenti e la pianificazione anticipata sono tutte azioni generate nella porzione anteriore dei lobi frontali, l’area prefrontale.

Nel Corano, quella parte del cervello viene citata per chiedere al tiranno di smettere con le sue azioni insensate

La seconda ragione è legata all’innumerevole quantità di studi che dimostrano come questa regione cerebrale (i lobi frontali) sia responsabile anche per le azioni stazionarie del cervello.

Uno studio dall’Università della Pennsylvania, condotto su volontari a cui sono state poste delle domande durante un’intervista computerizzata, ha mostrato un notevole incremento dell’attività della corteccia prefrontale e premotoria, quando i volontari erano completamente immobili e distesi.

La parte frontale del nostro cervello quindi è responsabile per le nostre azioni e non-azioni. Il Corano parla di questa stazionarietà e di questo movimento e collega entrambi alla corretta regione cerebrale.

Queste nozioni di fisiologia cerebrale risalgono però soltanto all’invenzione dell’imaging medicale, quindi soltanto al 20esimo secolo.

9. Recettori del dolore

mano che schiaccia il nervo di una spalla

Per molto tempo si è pensato che il dolore provenisse soltanto dal cervello, ma recentemente si è scoperto che esistono recettori del dolore anche sulla pelle. Senza questi recettori, noi non saremmo in grado di percepire dolore.

Ora leggi questi versi sul dolore:

“Presto getteremo nel Fuoco coloro che smentiscono i Nostri segni.
Ogni volta che la loro pelle sarà consumata, ne daremo loro un’altra, sì che gustino il tormento. In verità Allah è eccelso e saggio.”

[Corano: Capitolo 4, Verso 56]

Allah ci dice che, le persone che rifiuteranno di ascoltare il suo messaggio, soffriranno pene atroci all’Inferno: la loro pelle verrà bruciata (così da non poter provare più dolore) e verrà sostituita con della nuova pelle, solo così verrà procurato loro un dolore eterno.

Il Corano quindi sottolinea la relazione che esiste tra il dolore e la pelle. La scoperta dei recettori di dolore sulla pelle risale a soltanto pochi anni fa.

Conclusione

Queste sono soltanto alcune, delle svariate evidenze scientifiche, che sono state trovate nel Corano. Ti ricordo di nuovo che il Corano non deve essere considerato un libro di scienza, ma è basato su nozioni scientifiche. Credere che tutte queste coincidenze sia soltanto una casualità è impossibile.

La migliore spiegazione per queste “esattezze scientifiche” è in mano di Allah, che ha rivelato la sua conoscenza al Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui).

Il Corano contiene informazioni sul mondo e sulla natura, ma anche sulle realtà interiori, sulla nostra anima solo così riesce a connettere le nostre sensazioni, i nostri bisogni e le nostre necessità.

Il Corano ci dà una mano a trovare un senso in questa vita, semplicemente seguendo la guida di Allah, che ci mostra la strada per una vita pacifica sulla terra e nell’Aldilà.

La negazione del Suo messaggio equivale ad accogliere tristezza nella nostra vita terrena e dannazione nell’Aldilà.

“Mostreremo loro i Nostri segni nell’universo e nelle loro stesse persone, finché non sia loro chiaro che questa è la Verità”. Non ti basta che il tuo Signore sia testimone di ogni cosa?”

[Corano: Capitolo 41, Verso 53]

Clicca qui per leggere l’articolo in lingua originale inglese.