Dove il Profeta Muhammad (ﷺ) ha fatto il suo ultimo sermone?

L’ultimo sermone del profeta Muhammad (ﷺ)


Questo sermone fu pronunciato il nono giorno di Dhul-Hijjah, 10 A.H. ( 623AD) nella valle Uranah del monte Arafat alla Mecca. Era l’occasione dei riti annuali di Haj. È anche conosciuto come il pellegrinaggio dell’addio.

Dopo aver lodato e ringraziato Allah il Profeta (ﷺ) iniziò con le parole:

“O popolo! Prestatemi un orecchio attento, perché non so se dopo quest’anno sarò ancora tra voi. Perciò ascoltate attentamente ciò che vi dico e portate queste parole a coloro che non hanno potuto essere presenti qui oggi”.

“O popolo, così come consideri questo mese, questo giorno e questa città come sacri, così considera la vita e la proprietà di ogni musulmano come una sacra fiducia. Restituite i beni che vi sono stati affidati ai loro legittimi proprietari. Non fare del male a nessuno affinché nessuno possa fare del male a te. Ricordatevi che incontrerete il vostro Signore e che Egli farà il conto delle vostre azioni”.

“Allah vi ha proibito di praticare l’usura, quindi rinunciate a qualsiasi obbligo di interesse. Il vostro capitale è vostro e non subirete alcuna disuguaglianza. Allah ha stabilito che non ci sia alcun interesse e che si rinunci a tutti gli interessi dovuti ad Abbas Ibn ‘Aal-Muttalib”.

“Ogni diritto derivante dall’omicidio nei giorni pre-islamici è ormai rinunciato e il primo diritto a cui rinuncio è quello derivante dall’omicidio di Rabiah ibni al-Harithiah”.

“O uomini, i miscredenti manipolano il calendario per rendere lecito ciò che Allah ha proibito e per proibire ciò che Allah ha reso lecito. Presso Allah i mesi sono dodici. Quattro di loro sono santi, ci sono sucessivi e uno si verifica singolarmente tra i mesi di Jumada e Shaban”.

“Guardatevi da Satana, per la sicurezza della vostra religione. Egli ha perso ogni speranza di potervi sviare nelle grandi cose, quindi guardatevi dal seguirlo nelle piccole cose”.

“O popolo, è vero che avete certi diritti nei confronti delle vostre donne, ma anche loro hanno diritti su di voi. Ricordate che le avete prese come vostre mogli solo sotto la fiducia di Allah e con il Suo permesso. Se rispettano il vostro diritto, allora appartiene loro il diritto di essere nutrite e vestite con gentilezza. Trattate bene le vostre donne e siate gentili con loro perché sono le vostre compagne e le aiutanti impegnate. Ed è vostro diritto che non facciano amicizia con nessuno che voi non approviate, e che non siano mai impudiche”.

“O gente, ascoltatemi seriamente, adorate Allah, recitate le vostre cinque preghiere quotidiane, digiunate durante il mese di Ramadan, date i vostri beni in Zakat e fate Haj se potete permettervelo”.

“Tutta l’umanità proviene da Adamo ed Eva, un arabo non ha superiorità su un non arabo né un non arabo ha superiorità su un arabo; anche un bianco non ha superiorità su un nero né un nero ha superiorità su un bianco se non per pietà e buone azioni. Impara che ogni musulmano è fratello di ogni musulmano e che i musulmani costituiscono una sola fratellanza. Nulla è legittimo per un musulmano che appartenga a un altro musulmano se non è stato dato liberamente e volontariamente”.

“Non fate dunque ingiustizia a voi stessi. Ricordatevi che un giorno incontrerete Allah e risponderete delle vostre azioni. Fate dunque attenzione, non sviate dal sentiero della rettitudine dopo che me ne sarò andato”.

“O popolo! Nessun Profeta o apostolo verrà dopo di me e nessuna nuova fede nascerà. Ragiona bene, dunque, o popolo, e comprendi le parole che ti trasmetto. Lascio dietro di me due cose, il Corano e la Sunnah e se seguite queste non vi svierete mai”.

“Tutti coloro che mi ascoltano trasmetteranno le mie parole ad altri e questi ad altri ancora; e che gli ultimi comprendano le mie parole meglio di coloro che mi ascoltano direttamente”.

“O Allah, sii mio testimone che ho trasmesso il tuo messaggio al tuo popolo”.

Come parte di questo sermone, il profeta recitò loro una rivelazione di Allah, che aveva appena ricevuto, e che completava il Corano, perché era l’ultimo brano ad essere rivelato:

In questo giorno i miscredenti si disperano di prevalere contro la vostra religione, non temeteli, ma temete Me (Allah)! In questo giorno ho perfezionato per voi la vostra religione e ho esaudito il Mio favore nei vostri confronti ed è stato un Mio grande piacere scegliere per voi l’Islam come vostra religione. (Surah 5, Ayah 3)

Il sermone fu ripetuto frase per frase da Rabiah (RA), fratello di Safwan, che aveva una voce potente, su richiesta del Profeta ed egli fedelmente, proclamò a più di diecimila riuniti per l’occasione. 

Verso la fine del suo sermone, il Profeta chiese: “O popolo, vi ho trasmesso fedelmente il mio messaggio? Un potente mormorio di assenso “O Allah, sì!” si levò da migliaia di pellegrini e le parole vibranti “Allahumma Na’m”, rotolarono come un tuono in tutta la valle. Il Profeta alzò l’indice e disse: “O Allah, sii testimone che ho trasmesso il tuo messaggio al tuo popolo”.