Hadith #9: “Lascia ciò che ti ho proibito…”

Sull’autorità di Abu Hurayrah Abdur’Rahman ibn Sakhr (che Allah sia soddisfatto di lui) che disse: “Ho sentito il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) dicendo”: “Lascia ciò che ti ho proibito. Quello che ti ho ordinato di fare, fallo il più possibile. In realtà, le persone prima di te sono state distrutte solo a causa delle loro eccessive richieste e della loro opposizione ai profeti”. [Riportato a Bukhari e Muslim]

Contesto

Durante un incidente, il Profeta, sallallahu ‘alayhi wasallam, disse: “Allah ti ha comandato di eseguire l’Hajj. Quindi eseguite l’Hajj, o servi di Allah”. Poi un uomo si alzò e disse: “O Profeta di Allah, dobbiamo farlo ogni anno?” Il Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam rimase in silenzio. L’uomo ha ripetuto la stessa domanda tre volte.

Infine, il Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam disse: “Se dicessi, ‘Sì’, diventerebbe obbligatorio per te e non saresti in grado di farlo. “Poi disse: “Lasciami con quello che ti ho lasciato. In realtà, le persone prima di te furono distrutte a causa delle loro eccessive richieste e della loro opposizione ai profeti. Se ti ordino di fare qualcosa, falla il più possibile. Se ti proibisco qualcosa, lasciala.”

Importanza di questo hadith

Questo hadith funge da importante metro di giudizio per aiutarci a decidere che tipo di domande devono essere poste e quali devono essere evitate. Fare troppe domande su un atto obbligatorio potrebbe portare a confusione indesiderata. In questo hadith, è chiaro che il Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam non era molto contento dell’uomo quando ha ripetuto la sua domanda.

Tuttavia, tieni presente che porre domande e riflettere su ciò che viene detto è completamente accettabile e incoraggiato nell’Islam. Il nostro Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam ha usato il metodo di domanda e risposta per educare i suoi compagni.

“…Lascia ciò che ti ho proibito…”

Qui, la parola “nahi” è tradotta come proibita, sebbene abbia due implicazioni, vale a dire

  1. Un divieto completo/divieto rigoroso di un atto. Questo è chiamato “al-tahreem” ed è qualcosa di haram o proibito.
  2. Una raccomandazione per evitare un atto sgradito verso l’atto stesso. È chiamata “al-karaaha“, che significa sgradito o scoraggiato.

In questo hadith, il significato apparente è in riferimento a ciò che è severamente proibito, e non a un atto semplicemente sgradito. Ciò include adulterio, fornicazione, bere alcolici, interessarsi, rubare, uccidere, ecc. Una persona che vuole raggiungere un alto livello di taqwa farebbe un passo avanti per assicurarsi di stare lontano da atti che sono scoraggiati e anche sgraditi.

“…Ciò che ti ho ordinato di fare, fallo il più possibile…”

Il termine “ordine” ha due livelli, vale a dire:

  1. Un ordine in cui devi fare qualcosa, e in circostanze normali, non sei scusato per non averlo eseguito. Questo si chiama “eejaab” e rende l’atto obbligatorio. Gli esempi includono preghiere, zakat, digiuno, ecc.
  2. Questo si chiama “nadab ed è raccomandato ma non obbligatorio. Gli esempi includono le preghiere della Sunnah, la spesa per una buona causa, ecc.

In questa parte dell’hadith, il Profeta sallAllahu ‘alayhi wasallam menziona chiaramente che qualunque cosa abbia ordinato, dobbiamo adempiere l’ordine al meglio delle nostre capacità. Nel caso in cui non si è in grado di adempiere l’ordine, si è esonerati dal fare ciò di cui non si è capaco.

Ad esempio, se una persona non è in grado di pregare stando in piedi, può pregare stando seduta. Se una persona non è in grado di digiunare perché è diabetica o sta combattendo contro qualche altra condizione di salute, può saltare i suoi digiuni e pagare la fidya.

Punti chiave

Questo hadith è cruciale nel differenziare il modo in cui il nostro Profeta sallAllahu ‘alayhi wasallam ha trattato gli ordini e i divieti. Quando parla di ciò che ha ordinato, il nostro Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam ci chiede di eseguirlo il più possibile e al meglio delle nostre capacità. Se l’adempimento dell’ordine diventa difficile, una persona viene dispensata dall’eseguire quel particolare ordine.

Tuttavia, quando il nostro Profeta sallallahu ‘alayhi wasallam parla di divieti, ci chiede di non avvicinarci ad una determinata cosa, figuriamoci farla. Pertanto, affermando questo, il nostro Profeta sallAllahu ‘alayhi wasallam non ci ha lasciato spazio per indulgere in atti proibiti. Quindi, anche se si trova estremamente difficile allontanarsi da un atto proibito, bisogna sempre starne lontani e si sarà ricompensati per la perseveranza.  

“… In realtà, le persone prima di te sono state distrutte solo a causa delle loro eccessive richieste e della loro opposizione ai profeti…”

Siamo incoraggiati a porre domande che portano:

  • All’aumento della conoscenza e della bontà
  • Ad un aiuto ad avvicinarsi ad Allah
  • A chiarire i dubbi genuini

Cosa non è incoraggiato:

  • Domande inutili che non sono utili per il dunya o akhirah
  • Domande ipotetiche che potrebbero non aver mai luogo
  • Domande che portano a dubbi, confusione e caos indesiderato nella comunità.
  • Domande solo per divertimento e scherno

Pertanto, questo hadith ci dà un metro di giudizio nella regolazione delle nostre vite e dei nostri affari, aiutandoci a capire l’importanza di come dobbiamo affrontare gli ordini e i divieti che sono stati stabiliti nel Corano e nella Sunnah.

La linea guida da seguire è semplice: attenersi agli atti obbligatori il più possibile e stare lontani da qualsiasi atto che è stato proibito.