COSA HAI FATTO? – MUFTI MENK

Allah dice che ti ha creato per metterti alla prova.  

Nella Suraha Ankaboot, Allah (S.W.T.) dice quest’uomo pensa che sia sufficiente per lui dire “sono un credente e perciò non sarò messo alla prova.”

Allah dice “Sappi che ho messo alla prova loro prima di te.”

Prima dell’uomo, prima di noi, Allah dice di aver messo alla prova ogni persona.

Già prima che il Corano fosse rivelato al Profeta Muhammad (S.A.W.), Egli ha messo alla prova tutti, per distinguere l’onesto dal bugiardo. SubhanAllah. Ci si potrebbe chiedere quale sia la verità e quale la bugia?

Allah dice che ti ha creato con una certa natura, fitra. Tale disposizione ti fa credere in una deità. Sai che quando morirai non sparirai nel nulla, ma tornerai da Colui che ti ha creato. E darai atto delle tue azioni e di come ti sei comportato. Proprio come quando rientrando a casa la sera, i tuoi genitori ti chiedono:

Com’è stata la tua giornata?

Cosa e perché hai fatto quelle cose?

Perché invece non hai agito in quest’altro modo?

Ben fatto!

L’esempio di Allah è assai superiore. Egli ti ha liberato nel mondo. E quando ritornerai, Egli ti chiederà:

Cosa hai fatto?

Come lo hai fatto?

Mi hai venerato?

Ti sei ricordato di me?

Poiché Allah dice questo verso meraviglioso:

“Ti ricordi il tempo in cui tolsi tutte le anime dalle spalle di Adamo (A.S.) e voi eravate tutti lì? E Io chiesi, chi è il tuo Signore? Sono forse Io il tuo Signore?”

E tu rispondesti, si lo sei.

E Allah disse: “Non dimenticarlo. Non arrivare al giorno di Qiyamah e del giudizio dicendo che non ricordi o non sai.”

Ed indovina un po’, non ce lo ricordiamo. Ma fitrah, la natura, ci riconduce ad Egli.

Fatti delle domande. In fatto di adorazione, non correre rischi.