I PROMEMORIA DEL RAMADAN – PARTE 1

INDICE

1. Quando è stato rivelato il Corano?
2. Primo Promemoria
3. Il nome Ramadan
4. Perché è importante il Ramadan?
5. Come approcciarsi al Corano?
6. Il senso della forma passiva
7. Qual è l’obiettivo del Ramadan?

Mio Signore, amplia il mio petto, rendi il mio lavoro semplice, e libera la mia lingua così che le persone possano capire il mio discorso.

Che Dio e i credenti sempre siano lodati e che la pace sia sempre sul Messaggero di Allah e sulla sua famiglia e i suoi compagni. Che possano avere entrambi, pace, misericordia e benedizioni di Dio.

Quando è stato rivelato il Corano?

“Il Corano è stato rivelato nel mese del Ramadan; il Corano è una guida per le persone, contiene chiari insegnamenti e distingue ciò che è giusto da ciò che è sbagliato; chiunque sia presente durante il mese di Ramadan, deve rispettare il digiuno ma, se qualcuno è ammalato oppure in vacanza, gli è consentito praticare il digiuno anche qualche giorno più tardi, sempre in egual numero di giorni. Allah vuole la felicità per te, non i problemi, e vuole vederti completare il numero obbligatorio di digiuni. Perciò, rendi sempre gloria ad Allah per essere la tua guida e sii sempre grato”


Al-Baqarah 2, 185

C’è solo un Verso del Corano che è menzionato durante il mese di Ramadan, appartiene al capitolo Al-Baqarah ed è piuttosto lungo. Ci sono molte frasi in esso.

Ogni frase contiene delle lezioni dalle quali possiamo apprendere molto e proveremo ad metterne in evidenza qualcuna in dei piccoli promemoria.

“Possa Allah accettare il prossimo Ramadan per tutti noi e possa farcelo raggiungere e completare e avere il massimo da esso”

Primo Promemoria

Abbiamo deciso di iniziare con questa prima frase “Il Corano è stato rivelato nel mese del Ramadan”. Il mese del Ramadan, comunemente chiamato il mese del Corano, è l’unico nel quale il Corano è stato rivelato.

La prima cosa che vorrei sottolineare, da un punto di vista linguistico, è il detto arabo “Il miglior modo di dire qualcosa è usare il minor numero di parole. Perciò la brevità ha senso, il modo migliore per comunicare è usare il minor numero di parole”.

Ma questa frase è molto più lunga del minimo numero di parole. Se dici “Nel mese di Ramadan, Allah ha svelato il Corano” o se invece dici “Allah ha svelato il Corano nel mese di Ramadan”.

Si potrebbero usare molte meno parole per comunicare questa cosa ma Allah ha detto “ Il Corano è stato rivelato nel mese del Ramadan”, lui lo ha elaborato. Che differenza fa?

La prima differenza è che

il soggetto del Verso (Ayah),
il titolo,
l’obiettivo del Verso
e la prima formulazione del Verso
è il mese di Ramadan.

Per cui questo verso, l’argomento, il soggetto principale di esso non è la rivelazione.

Il soggetto principale di esso non è il digiuno ma è il mese del Ramadan.

La seconda cosa interessante è che Allah si sia riferito al momento della rivelazione dopo.

Come Allah ci ha detto

“Noi abbiamo scoperto il Corano nella Notte del Destino”. 

“Ci è stato svelato in una notte santa e tutta l’umanità ne è a conoscenza ed è avvisata”.

Lo abbiamo mandato in una notte santa. Lo abbiamo mandato nella notte del potere, e così Allah si è riferito al tempo in cui il Corano è arrivato, prima, ma non ha mai specificato il mese.

Lui ha detto “ la notte del potere, la notte santa”, ma è rimasto una sorta di mistero finché Allah non l’ha risolto.

Dove si trova questa notte santa? Lui ha detto nel mese di Ramadan è quello in cui il Corano è stato svelato.

Le parole “in esso” da un punto di vista grammaticale indicano che sia avvenuto in realtà prima. Che cosa vuol dire è che è avvenuto specificamente e particolarmente in questo mese, sottolineando il ruolo e l’importanza di questo mese.

Il nome “Ramadan”

La parola “Ramadan” deriva da “Ramad”, che significa caldo estremo. Per cui Ramadan è, in realtà, l’estremizzazione del mese di estremo calore. Per questo Allah lo ha scelto e sai che, quando c’è molto caldo, le persone sono disperate e ardono di calore e sperano che arrivi la pioggia, che arrivi l’aiuto.

grano al sole

Esiste un immaginario bellissimo intorno al mese di Ramadan. È un mese di caldo incredibile, estremo malessere e Allah manda l’aiuto per l’umanità: così come manda la pioggia quando è molto caldo, ha inviato a quel tempo il Corano.

Per cui questa è veramente un’immagine bellissima presa dal nome del mese di Ramadan.

L’altra cosa degna di nota è che questa stagione è chiamata dagli arabi in questo modo perché è il periodo più duro dell’anno, giusto? Allah ha deciso di rendere il mese di Ramadan devoto al digiuno perché molte persone erano spaventate dal farlo, giusto? Sarà molto caldo, come farò a farlo?

Quando gli arabi considerano qualcosa caldo, deve essere davvero molto dura passarlo. Quando dicono che qualcosa è estremamente dura da affrontare ed è estremamente caldo, allora Allah decide che quello deve essere il mese del digiuno perché sceglie quello che sia più difficile possibile da affrontare.

Perché è importante il Ramadan?

Ciò che è importante sottolineare è che Allah dice che la prima e la più importante cosa che dobbiamo sapere sul mese di Ramadan è che il Corano si è rivelato a noi.

Questo mese è importante perché, in questo periodo, Allah ha dato conforto a tutta l’umanità. Allah ha deciso di parlare in maniera diretta, per l’ultima volta, a tutti noi.

Sai, Allah ci ha dato una guida, ognuno di noi ne ha una, ma questo è il messaggio più importante che potesse dare ad ogni singolo essere umano, deriva direttamente da Allah e resterà tale da ora fino alla fine dei nostri giorni, finché ci sarà l’ultimo uomo sulla terra.

Lui ha deciso che

l’ultima conversazione di Allah che dovesse essere recitata e ascoltata nei secoli dei secoli, doveva essere mostrata in questo mese.

Cosa significa ciò per me e per te?

Ciò dice a me e a te che

questo è il mese in cui bisogna connettersi col Corano.
È il mese in cui bisogna avere un rapporto vero col Corano.
Una conversazione vera con Allah dopo avere ascoltato cosa lui ha da dirci.
Cosa andrà a dirci.

La parola Corano è opposta alla parola Kitab (libro). Corano in realtà significa declamazione o qualcosa che è letto a voce alta.

Per cui l’dea che sta dietro ad esso è che nel mese di Ramadan dovremmo prepararci mentalmente ad ascoltare cosa Allah ha da dirci e preparare noi stessi.

Come approcciarsi al Corano?

Un’altra cosa importante, una questione di mentalità. Il Corano è sulla nostra mensola, il Corano è nelle nostre case e il Corano è tra le tue applicazioni ora, giusto? È totalmente accessibile.

Possiamo anche impararlo a memoria ma perdiamo di vista come dobbiamo approcciarlo.

Ho recitato queste due parole. Ho aperto questa pagina e ho recitato queste due parole: quello a cui possiamo avere accesso non è qualcosa che siamo privilegiati ad avere.

Il Corano ci è stato rivelato molto tempo fa; me e te, noi possiamo avervi accesso e siamo fortunati ad averne accesso in questo mese.

Dovresti pensare di fare almeno un passo indietro e fare ordine nella tua testa: sto recitando qualcosa che ha percorso i sette cieli da Allah e posso leggere cosa lui aveva da dire o posso sentire cosa lui voleva dirmi. Come se ci fosse un senso di riconoscenza e volesse darci una similitudine.

Se hai qualcosa a casa, qualcosa che giace abbandonato da tempo, non ci pensi neanche più, ma se hai un pacco ancora chiuso ed è una consegna internazionale e ti meravigli quando vedi il francobollo e dici “wow, cosa sarà mai?” Te lo sei fatto arrivare da molto lontano.

Questo deve essere molto importante
è una consegna.
Non solamente una cosa che sta lì da tempo.
È qualcosa che è arrivato specificamente.

Perciò, il mese di Ramadan è cose se ricevessimo ogni volta una cosa nuova, dobbiamo rivivere come se ogni volta fosse la rivelazione del Corano. “ Il momento nel quale il Corano ci è stato rivelato”.

Il senso della forma passiva

È importante, inoltre, che in questo Ayah che Allah non abbia detto “ esso ci è stato mandato” ma abbia detto “ Il Corano ci è stato mandato”. Questa sarà l’ultima cosa che condividerò con voi oggi.

Compariamo in italiano. Se Allah avesse detto “Allah ha mandato il Corano tra di noi”, avrebbe menzionato se stesso “Allah ha mandato il Corano tra di noi”. Ma se lui avesse detto “ Il Corano è stato mandato tra di noi”, allora parliamo della forma passiva.

“Il Corano è stato mandato tra di noi”. Quando si usa la forma passiva , non si parla di chi. Allah non è menzionato. E la ragione di fare ciò, da un punto di vista linguistico, è focalizzarsi sull’oggetto. L’oggetto diventa soggetto, l’oggetto stesso diventa il soggetto.

Questo è un modo di sottolineare ciò che è speciale. Anche nella forma passiva si sottolinea che il mese del Ramadan è il mese della rivelazione del Corano e per questo è estremamente importante.

“Nel
quale il Corano ci è stato rivelato”.

L’obiettivo del Ramadan è come affrontare il Corano

La prima cosa, prima di ogni altra, psicologicamente quando pensiamo all’arrivo del Ramadan, ovviamente pensiamo al digiuno. Alcune persone pensano a fare shopping. Altre persone pensano a cucinare e, come si sa, il pasto serale, le feste e tutte queste cose, sono associate al mese di Ramadan.

Tutto bene, ma lo sai che perdiamo di vista il Corano!
Cosa dobbiamo fare col Corano?
Sfortunatamente, ci riduciamo a recitare il Corano solo in questo mese.
Ascoltiamo le recitazioni o recitiamo solo in questo mese.

Entrambe queste cose sono importanti, ma il Corano esiste non per essere recitato!

Il Corano ci è stato svelato per essere capito.

Il Corano ci è stato svelato perché ha un messaggio.

Il Corano ci è stato svelato per essere ascoltato.

Il Corano ci è stato svelato perché ha un messaggio.

Quindi questo è un mese in cui bisogna connettersi, non solo col suono del Corano ma anche e ancora più profondamente, col messaggio del Corano.